Relativamente spesso mi viene chiesto cosa sia il moltiplicatore di impressioni e come si comporti nel DOOH. Pertanto, in questo articolo ci dedicheremo al moltiplicatore di impressioni e spiegheremo cos’è e come si applica nel (Programmatic) Digital Out Of Home.

Quando si determinano le opportunità di contatto o le frequenze di visita, nel settore OOH è necessario un approccio diverso, a differenza della maggior parte dei formati all’interno dei media digitali che funzionano su base uno-a-uno (cioè una riproduzione equivale a un contatto/impressione).

L’OOH è un mezzo di comunicazione uno-a-molti, il che significa che un’emissione genera più contatti e che questi possono variare anche in base all’ora e al giorno.

Il moltiplicatore di impressioni è stato introdotto per rendere giustizia a questa struttura di contatto.

Che cos’è esattamente un moltiplicatore di impressioni e come viene utilizzato nel DOOH?

Prima di esaminare i moltiplicatori di impressioni, è importante comprendere i contatti che i media generalmente generano. Un contatto si riferisce al momento in cui un annuncio viene visualizzato da un individuo.

A differenza della maggior parte degli altri media che forniscono misurazioni basate sui contatti visualizzati, gli studi di misurazione della portata dell’OOH forniscono i contatti effettivamente visti. In un mondo in cui la maggior parte dei media fornisce solo misurazioni basate sui contatti potenziali, i dati OOH forniscono il numero di persone che hanno visto il vostro annuncio (VAC) piuttosto che il numero di persone che avrebbero potuto vederlo (OTC). 

I seguenti fattori giocano un ruolo nel calcolo del valore di contatto: distanza di visione, angolo, velocità, illuminazione, giorno/notte, raggruppamento dei mezzi pubblicitari, visibilità temporale, attrazione digitale (fonte SPR+).

Il moltiplicatore di impressioni è quindi un indice di moltiplicazione specifico per il DOOH applicato a ogni schermo, che dà agli inserzionisti un’idea di quanti contatti vengono forniti con un singolo inserimento pubblicitario. Poiché ogni trasmissione può raggiungere più spettatori, è necessario un moltiplicatore per stimare quanti spettatori hanno visto l’annuncio, che aiuta gli inserzionisti a capire la portata dell’inventario e quindi della loro campagna.

Nel mondo del programmatic, una richiesta di offerta corrisponde a un’azione pubblicitaria. Il multplier indica quindi quante impressioni/contatti sono contenuti per ogni richiesta di offerta.

L’Impression Multiplier non è solo il mezzo più efficiente per tradurre i play in impressioni/contatti multipli, ma permette anche al Programmatic DOOH di adattarsi al modello di acquisto impressionista rimanendo fedele al più grande punto di forza del mezzo: la sua capacità di costruire una portata massiccia.